Perché devo pagare il coperto?
Ciao, umano.
Ho sviluppato di recente questa avversione per la tradizione del coperto, che ho notato essere radicata sopratutto in Italia.
Non so per quale motivo, sinceramente, ma ci ho ragionato e questo che ti offro oggi è il frutto di riflessioni e approfondimenti
Immagina questa scena: sei in Italia, seduto in un accogliente ristorante di una pittoresca cittadina toscana. Il cameriere ti porta il menu, e mentre sfogli le pagine, noti una voce intrigante in fondo: "Coperto - 2 euro".
Ti chiedi: "Ma perché devo pagare il coperto?"
Origini del Coperto
Il concetto di coperto ha radici storiche profonde.
Originariamente, il termine si riferiva a ciò che veniva messo sul tavolo per coprirlo: tovaglie, piatti, posate, bicchieri e così via.
Nei tempi antichi, quando viaggiare era molto più complicato e i ristoranti come li conosciamo oggi non esistevano, le osterie e le locande fornivano ai viaggiatori non solo il cibo, ma anche un posto dove sedersi e mangiare comodamente.
In sostanza, però, questa pratica ha origine nel Medioevo, dove molta della clientela che frequentava le locande, specialmente durante le giornate fredde, consumava il proprio cibo anziché quello offerto dall'osteria; per questo motivo, si è sviluppata l'abitudine di addebitare il servizio per il posto a sedere e per l'uso di piatti e posate.
Il coperto era una sorta di diritto d'ingresso, una piccola tassa per il servizio base offerto dal locale.
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Cosa copre il coperto?
Quando paghi il coperto, stai contribuendo a coprire vari costi che il ristorante sostiene per offrirti un servizio di qualità.
Alcuni degli elementi inclusi che mi son venuti in mente:
1. Uso del tavolo: pagare il coperto significa che stai affittando, per così dire, il tuo spazio nel ristorante. In cambio, il locale si impegna a fornire un ambiente pulito, accogliente e ben attrezzato.
2. Servizi di base: include l'uso di tovaglie, posate, piatti e bicchieri. La manutenzione di questi oggetti ha un costo che il ristorante deve sostenere.
3. Pane e condimenti: In molti ristoranti italiani, il coperto copre anche il pane e talvolta olio, aceto e altri piccoli condimenti che vengono portati al tavolo.
4. Pulizia: Il costo della pulizia dei tavoli, delle stoviglie e delle tovaglie, così come la manutenzione generale del locale, rientra nel coperto.
5. Servizio: Anche se il servizio è spesso coperto da una percentuale separata (soprattutto nei locali più formali), il coperto contribuisce anche a compensare il personale per la preparazione del tavolo.
Coperto vs. mance: un confronto internazionale
Ora, potresti pensare: "In molti paesi non c'è il coperto, ma si lascia una mancia al cameriere. Qual è la differenza?"
Credo sia una domanda giusta e il confronto con altri paesi può aiutarci a capire meglio questa pratica.
In molti paesi, specialmente negli Stati Uniti, le mance sono una parte essenziale del reddito dei camerieri.
Qui, i ristoranti spesso pagano il personale di sala con una paga base molto bassa, contando sul fatto che le mance dei clienti compenseranno la differenza.
Questo sistema ha alcuni vantaggi, come incentivare un servizio migliore (almeno in teoria), ma ha anche molti svantaggi.
Le mance possono essere incerte e variare molto da un turno all'altro, e non tutti i clienti sono abituati o disposti a lasciare il 15-20% del conto in mance.
In Italia, invece, il sistema del coperto fornisce una base di entrate più stabile e prevedibile per il ristorante.
Inoltre, i camerieri italiani ricevono generalmente un salario più equo direttamente dal ristorante, piuttosto che dipendere interamente dalle mance.
Questo crea un ambiente di lavoro più stabile e, idealmente, contribuisce a una migliore qualità del servizio complessivo.
Il coperto nel resto d'Europa
Se confronti l'Italia con altri paesi europei, scoprirai che le pratiche variano molto. A
d esempio, in Francia e in Spagna, il concetto di "coperto" come in Italia non è molto comune, ma spesso ci sono comunque addebiti per il pane o altri piccoli extra che vengono aggiunti al conto.
In questi paesi, lasciare una piccola mancia (circa il 5-10% del totale) è consuetudine, anche se non è (praticamente) obbligatorio come negli Stati Uniti.
Ti racconto brevemente questa scenetta: quando sono stato negli Stati Uniti ho chiesto più volte ai camerieri se le mance fossero obbligatorie e mi è sempre stato risposto di no, con toni abbastanza aggressivi, come se pensassero che non volessi lasciarla. Una su tutti, però, una ragazza, ha tenuto a ribadire, con un tono altrettanto stizzito, che le mance non fossero mandatory (obbligatorie) ma customary (consuetudine più o meno assodata).
È anche capitato che uno del mio gruppo non ha volutamente pagato una mancia per capire le reazioni, una sorta di esperimento: il cameriere è mezzo impazzito e ha iniziato a scusarsi fintamente, con fare vittimistico, a mo’ di scherno.
In Germania, invece, il servizio è solitamente incluso nel prezzo del cibo e delle bevande, e lasciare una mancia è più una questione di arrotondare il conto per semplicità.
Ad esempio, se il tuo conto è di 47 euro, potresti semplicemente lasciare 50 euro, e il cameriere si aspetterebbe di tenere la differenza.
Prospettiva locale: vantaggi del coperto
Per un ristoratore italiano, il coperto ha diversi vantaggi pratici:
1. Stabilità economica: il coperto offre una fonte di reddito stabile che può essere utilizzata per coprire i costi fissi del ristorante.
2. Trasparenza: a differenza delle mance, il coperto è chiaramente indicato nel menu e nel conto, il che lo rende una componente trasparente e prevedibile del prezzo totale.
3. Standard di qualità: contribuisce a mantenere standard di qualità elevati, poiché copre le spese per la pulizia, la manutenzione e l'approvvigionamento di articoli di qualità per il tavolo.
Svantaggi del coperto
Nonostante i vantaggi, il coperto presenta anche alcuni svantaggi che reputo valga la pena considerare:
Percezione del cliente: Per molti turisti, soprattutto quelli non abituati a questa pratica, il coperto può sembrare un costo aggiuntivo ingiustificato e può generare confusione o insoddisfazione. Questa percezione negativa può influire sull'esperienza complessiva del cliente e sulla reputazione del ristorante.
Rigidità nei costi: Il coperto è una tassa fissa che non tiene conto del livello del servizio ricevuto. Se un cliente riceve un servizio eccellente, non ha la possibilità di esprimere la sua gratitudine attraverso una mancia maggiore (in realtà può e l’accetteranno molto volentieri, sfregandosi le mani). Allo stesso modo, se il servizio è scarso, il cliente è comunque obbligato a pagare il coperto (e non accetteranno ovviamente di togliere il costo del coperto, perché è parte del conto come il resto).
Competizione internazionale: In un contesto globale dove i viaggiatori confrontano esperienze culinarie da diversi paesi, il coperto può essere visto come un costo nascosto che rende i ristoranti italiani meno competitivi rispetto a quelli di paesi dove il servizio è incluso nei prezzi o gestito tramite mance.
Esperienza del cliente
Dal punto di vista del cliente, come è capitato a me, il coperto può sembrare un costo aggiuntivo ingiustificato.
Non sarebbe meglio inserirlo nei costi delle portate?
Spalmarlo nel menù?
Perché poi in alcuni ristoranti mi tocca pagare 8/10€ di coperto e pagare l’acqua 3/4€ a bottiglia?
Una pizzeria media sulla costa, che magari fa anche più turni, e ha 2/300 coperti, dove li mette quei 4/600€ o, peggio, 6/900€ che cadono dal cielo?
La cena costa 20+2€, quei 2€ dove vengono investiti?
Il coperto negli scontrini mi appare come un’appendice di troppo, un fardello d’inchiostro caduto per sbaglio.
La cultura del cibo in Italia
Un'altra cosa da considerare, per essere ligi al dovere, è la cultura del mangiare in Italia.
I pasti sono un momento di convivialità, un'opportunità per rallentare e godersi la compagnia di amici e familiari.
Il ristorante è visto non solo come un luogo dove mangiare, ma come uno spazio sociale dove si creano e si condividono esperienze.
Pagare il coperto fa parte di questa cultura.
È giusto pagarlo per via della cultura?
No, a mio avviso no, come molte delle altre milioni di cose che facciamo solo in seno a questa benamata cultura.
Anche se sembra contribuire a creare un ambiente accogliente e ben curato, dove puoi rilassarti e goderti il cibo senza preoccupazioni, è comunque una piccola tassa che passa in sordina, con la volontà di creare per un grande beneficio: la possibilità di vivere un'esperienza autentica e piacevole.
E adesso?
Pagare il coperto in Italia sembra, ed è a tutti gli effetti, un aspetto radicato nella tradizione e nella cultura del paese.
È un modo per garantire, di facciata, che i ristoranti possano fornire un servizio di alta qualità e che i lavoratori siano giustamente compensati per il loro lavoro.
Sebbene possa sembrare strano a chi viene da paesi dove le mance sono la norma, il coperto vuole rappresentare una componente trasparente e equa del prezzo del pasto.
La prossima volta che ti trovi in un ristorante italiano e vedi la voce coperto sul conto e non vuoi pagarlo perché non capisci il motivo, ricorda che stai contribuendo a una tradizione che valorizza l'ospitalità, la qualità e il rispetto per il lavoro di chi ti sta servendo e sarai siiiiiiiiicuramente più sereno.
E mentre ti godi il tuo pasto, saprai di essere parte di una lunga storia di convivialità e apprezzamento del cibo che rende unica l'esperienza di mangiare in Italia, e saprai di non avere più i tuoi 2/3/4/8€ ovviamente.
Ciao, umano.
A presto e buona giornata,
Corrado